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Il Castello di San Giorgio

Viale Maria, 3 - vedi mappa
catering Il Castello di San Giorgio

LA STORIA

Arrivando da est ed andando verso il mare, accanto al torrente Arrone, si erge il Castello di San Giorgio. Camillo Rospigliosi iniziò i lavori di trasformazione di Villa San Giorgio, le cui origini si perdono nel tempo, ma di cui si hanno notizie certe nel XIII secolo, nel 1756. Da un testamento si evince che i Normanni erano proprietari nel 1254 di un vastissimo territorio comprendente le località di Ceri, Palo, Castel Campanile, Villa San Giorgio, Castel di Guido, Leprignano e Testa di Lepre. I normanni erano stato condotti a Roma da Papa Nicolò II nel 1058, per guerreggiare contro feudatari ribelli che avevano provocato lo scisma di Benedetto X, ossia i conti di Galeria, i conti di Tuscolo ed i Crescenzi della Sabina. Gli Anguillara, il ramo più famoso dei Normanni, risanarono gran parte del territorio, fatto che si ricorda attraverso la leggenda dell’uccisione di un mostro che “infestava le plaghe, seminando terrore fino al mare”. Il Papa e l’imperatore promisero tanta terra quanta percorsa da colui che avesse sgominato il mostro. I cavalieri andarono a stanare il dragone da una grotta; l'attuale Malagrotta, e colui che lo atterrò fu uno dei signori di Anguillara, che ebbe in premio il terreno da lui liberato.

Dai disegni e cartografie d’epoca appare chiaramente la pianta ed il volume del castello nelle varie caratteristiche primigenie, anteriori alle opere di fortificazione volute dal precedente proprietario Mattei. La proprietà del castello è passata dagli Anguillara, famiglia romana forse di stirpe longobarda, ai Mattei, nobile famiglia romana, ai Pallavicini famiglia che trae origine dagli Estensi dei Malaspina, di cui la figlia di Stefano sposò Giambattista Rospigliosi. Proprio Stefano Pallavicini acquistò, nel 1683, dai Mattei il Castello di Maccarese. I Rospigliosi, originari di Pistoia, che ebbero nella famiglia anche un papa, Clemente IX, entrarono in possesso del castello in occasione del matrimonio di Maria Camilla Pallavicini, che portò in dote la tenuta di Maccarese, con Gianbattista Rospigliosi.

Nel 1925 la proprietà è stata trasferita alla Società Anonima Bonifiche. Di assoluto rilievo la spaziosa scala elicoidale, che permette l’accesso all’interno, la sala della musica, la torre, il giardino sul cui sfondo si erge la chiesetta delle Suore, rimasta intatta nei suoi contorni nella configurazione originaria, oltre a sale, scale interne, androne, tutti ravvivati da dipinti, tabelle commemorative e vestigia di marmo. Nel passato sede della Società con i suoi uffici, è ora destinato a convegni, manifestazioni culturali, mostre, ed eventi.

LA SALA DELLA MUSICA
Immense alberature dai toni che variano dal verde intenso, al rosso, al giallo fino a tenere sfumature argentee si stagliano contro luminosi fondi di cielo. Questo è ciò che l’ospite incontra entrando nel Sala della Musica, nell’area nord-est del piano nobile del castello. La sala infatti, conosciuta in passato come Galleria dei Paesaggi, è decorata da una serie di 23 tele dipinte a tempera con vedute e scene di caccia realizzate tra il 1725 e il 1729 da Francois Simonot e Christian Reder. La serie è costituita da 9 sovraporta ovali con vedute di Maccarese, tra cui la Torre Primavera e le lestre in riva al mare, 10 quadri con scene bucoliche di pascolo o di inseguimento a cavallo, ed infine 4 tele più grandi di concitate scene di caccia.

SALA DEI PRESIDENTI
La sala, nell’area nord-ovest del piano nobile, è oggi destinata alla celebrazione dei matrimoni civili. Il municipio infatti ha esteso alla sala la qualifica di “ufficio dello stato civile” dando il via libera alle celebrazioni.

LA CAPPELLA
La sala che un tempo ospitava ritratti e le effigi di carattere religioso trova il suo elemento fondamentale nella cappellina privata, interamente decorata ad affresco a partiture architettoniche, dotata di un altare in marmo e di un baldacchino in legno dorato e damascato di seta rosso porpora. In origine presentava una piccola pala d’altare raffigurante San Giorgio che uccide il Drago.

SALA DELLO STEMMA
Salendo la scala elicoidale verso il piano nobile si entra nella Sala dello Stemma, sulla cui volta campeggia il grande stemma dipinto per celebrare la gloria del casato assommante i due stemmi dei Rospigliosi e dei Pallavicini. Realizzato da Filippo Frigiotti nel 1722, esso è sormontato dalla corona dei principi Rospigliosi ed è sorretto da due vittorie alate: una celebra la grandezza del casato nell’atto di suonare la tromma, l’altra indica lo stemma guardando direttamente lo spettatore, come ad indicare l’appartenenza del palazzo in cui si è appena entrati alla famiglia principesca.

I TERRAZZI
I terrazzi a servizio della Sala della Musica e della Sala della Cappella, recentemente ristrutturati, offrono una straordinaria esperienza visiva sui giardini del castello ed un’emozionante veduta delle campagne di Maccarese rappresentando il luogo ideale per poter apprezzare l’antico borgo e la varietà paesaggistica della tenuta.

IL GIARDINO
Il giardino all’italiana con al centro la bella fontana circolare da cui si dipana un sistema ordinato di viottoli marcati da essenze mediterranee, è ricco di grandi palme e di svariate specie di piante ornamentali. In contiguità con il giardino si estende una pinetina costituita da oltre 50 piante di pini marittimi, che fa ombra in questo remoto angolo del parco, il quale termina con un antico portale ove una volta esisteva un ippodromo in cui si svolgevano le corse dei Berberi

LA FONTANA
La bella fontana circolare costituisce il punto dal quale si dipanano una serie di viottoli marcati da essenze mediterranee.

Alla suggestiva atmosfera del Castello con i suoi capolavori settecenteschi, si unisce la funzionalità e varietà degli spazi, sia per un piccolo numero di ospiti che per un evento fino a quasi mille persone. Gli ospiti possono essere accolti nell’elegante giardino all’italiana o se preferito, all’interno delle sale del piano nobile, oppure sui magnifici terrazzi panoramici delle due ali del castello. La cura dei dettagli, le atmosfere, l’illuminazione , le decorazioni floreali e la musica, é seguita in ogni sua fase della preparazione dalla consolidata esperienza acquisita dallo staff e dai suoi partners. Idee, assistenza e suggerimenti, sono a disposizione per rendere unici eventi indimenticabili.



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